1. Scegli il tuo lavoro…
Hai da poco scoperto la tua passione per il ricamo e vuoi imparare la tecnica del puntocroce?
Bene, per prima cosa assicurati che il lavoro da realizzare sia idoneo al tuo livello di praticità.
Si consiglia, per iniziare, un semplice puntocroce da esguire su di un disegno semplice che non implica troppi dettagli e che usa un massimo di 3-7 colori, creato usando le tue immagini e un programma al computer o un po’ di carta a quadretti nel caso in cui non dovessi disporre di disegni già pronti.
Puoi trovare inoltre una vasta scelta di schemi direttamente online oppure acquistare in edicola le riviste del settore che, spesso, sono fornite anche di matassine di filo colorate.
2. Acquista il tuo materiale…
– Lo Schema :
In pratica è il disegno che, da uno schema stampato, verrà riproposto su tela tramite la tecnica del ricamo a puntocroce.
Basterà ricamare sulla tela delle crocette (“X”), seguendo le indicazioni dei simboli e dei colori riportati nella legenda dello schema.
Scegli, fra tanti, quello che più ti piace e che più si addice al tuo livello di abilità.
– Il Tessuto :
In base ad ogni progetto a cui intendi lavorare fai una lista del materiale occorrente come le dimensioni e il tipo di tessuto necessario oltre ad ago e filo da utilizzare.
Il più noto dei tessuti utilizzati è la tela Aida il cui intreccio a forma di griglia facilita l’allineamento dei punti.
Le varie dimensioni disponibili di questa tela si differenziano in base al numero di punti che è possibile realizzare in 10 cm di tessuto. Le principali misure della tela sono da 44, 55, 64 o 72 e colorazione ecrù, bianco, panna o bianco sporco.
Per usufrire di spazi più ampi si consiglia ai principianti di utilizzare la Tela Aida da 44 o 55 punti, tenendo presente che maggiore sarà il numero di punti e più piccoli saranno i punti.
Tieni presente che in termini di ampiezza dei punti, nessun tessuto è più idoneo della Tela Aida a chi intende cominciare a cimentarsi con il puntocroce.
– Il Filo :
Particolare attenzione è da rivolgere alla scelta del filo (filato moulinè) la cui variegata disponibilità di colori nella realizzazione del puntocroce, offre al creatore una grande libertà di scelta.
Il filo è reperibile sottoforma di matassa formata da sei fili, di cui effettivamante, per il puntocroce, ne utilizzerai soltanto 1-3 per volta.
Per le prime volte, qualora dovesse risultare difficile la lavorazione del filo, si consiglia del filo cerato oppure un pò di cera d’api da applicare sul filo per facilitarne lo scorrimento e l’annodatura.
– L’Ago :
Scegliere l’ ago giusto è importante per facilitare la lavorazione.
Gli aghi ideali per il puntocroce sono quelli con la cruna più lunga e la punta tonda.
Tali caratteristiche agevolano l’introduzione del filo e lo scorrimento attraverso i fori della tela Aida.
Le varia tipologie di ago fanno riferimento ad un numero che ne indica lo spessore del gambo e il diametro della cruna e, per il puntocroce, le più utilizzate sono la 24 e la 26. Attenzione perchè ad un numero più grande corrisponde un ago con cruna più piccola e gambo più fino e quindi si sceglie l’ago anche in funzione della tela che si andrà a lavorare.
– Le Forbici :
Tenere sempre a portata di mano ed all’occorrenza utilizzare un paio di forbici piccole per tagliare i fili ed un paio di forbici più grandi e affilate per tagliare la tela Aida.
– Il Telaio :
Anche se non indispensabile, l’utilizzo di un telaio da ricamo che blocca e tende il tessuto durante la lavorazione, può rappresentare un valido ed economico aiuto per tutti i principianti, contribuendo a rendere il ricamo più regolare ed uniforme.
Ovviamente le dimensioni del telaio variano in corrispondenza della grandezza del lavoro che si deve eseguire.
3. Preparazione…
Come prima cosa tagliare il tessuto ed il filo. Per trovare il centro piegare il tessuto a metà orizzontalmente e verticalmente.
Le pieghe formeranno una croce che corrisponderà alla croce al centro del disegno.
Contare poi i punti per verificare la corrispendenza della dimensione del tessuto con quella dello schema da utilizzare. Tenere sempre presente che un punto (croce a forma di “X”) equivale ad un quadratino sul tessuto.
Preparare il filo tagliandolo ad un lunghezza di circa 60-90cm. Si procede poi infilando il filo nell’ago.
Infilate un capo nella cruna dell’ago ed inseritelo dal retro della stoffa verso la parte frontale.
Fate scorrere la lunghezza fino a lasciare solo un paio di centimetri di filo sul retro. Non dovrete fare alcun nodo, ma tenere semplicemente fermo il capo per un paio di punti.
4. Cominciare il puntocroce…
Per iniziare parti dal punto più centrale e conta, sul tuo disegno, il numero di spazi sulla tela per poi inserire l’ago dal di dietro.
Tira completamente il filo e lascia il nodo alla fine. Incrocia poi il filo su o giù diagonalmente e tira l’ago attraverso il nodo dall’altro lato per dare forma e bloccare il tuo ricamo.
Durante la lavorazione è importante procedere uniformemente in unico verso che sia ‘////’ oppure ‘\\\\’.
Utilizzando la “X” come sagoma del ricamo continua a cucire e se, in un qualsiasi punto, dovesse terminare il filo, annoda il capo al retro e ricomincia con un nuovo pezzo di filo.
Prosegui a lavorare dal centro verso l’esterno e quando il disegno sarà ultimato, con un piccolo nodo fissa il restante filo nella parte posteriore del ricamo e rimuovi il filo in eccesso. Per un risultato esteticamente migliore, in fase di chiusura del ricamo, non annodare l’ultimo pezzo di filo rimanente sul retro ma, lasciando il filo nell’ago, nascondilo per circa un centimetro sotto i fili.
5. Lavaggio del ricamo…
Le mani sono di natura molto sporche ed oleose perciò lavare spesso le mani, durante il ricamo, può limitare la quantità di sporco che si trasferisce sul tuo tessuto.
Nonostante però tutte le accortezze possibili un alone di sporco intorno al filo è praticamente inevitabile. Quindi alla fine del tuo lavoro, con delicatezza, lava il ricamo con acqua e sapone e fallo asciugare all’aria aperta e potrai così ammirarlo in tutto il suo splendore
Grazie. Questi consigli sono chiari e molto semplici per chi come me sta iniziando da zero come autodidatta.