Il punto scritto si esegue con giri di andata e di ritorno lavorando, se necessario, anche da destra verso sinistra.
A differenza del punto croce che normalmente usa due fili , generalmente per questa tecnica si utilizza un solo filo da ricamo, ma la quantità può variare secondo lo schema da lavorare.
Negli schemi di lavorazione il punto scritto è indicato con una linea continua e, di solito, per evidenziare maggiormente i tratti dei motivi del ricamo, il colore più usato è il nero.
– Il giro di andata è l’equivalente del punto filza ovvero, con ago e filo si esce sul diritto per poi rientrare nel punto indicato dallo schema.
Poi, saltando un punto della trama, si procede lavorando a tratti (come il punto filza) eseguendo appunto un punto scritto ed uno vuoto, uno libero ed uno vuoto e così via.
In base a quanto riportato dallo schema, la direzione di lavorazione puo’ anche essere verticale, diagonale ecc. ma l’importante è lasciare sempre un punto libero.
-Il giro di ritorno si esegue ricamando all’interno dei punti lasciati liberi nel giro di andata, chiudendoli uno ad uno, lavorando con precisione per un risultato finale uniforme ed evitando possibilmente di non rovinare il filo precedentemente passato nell’andata.
Per un lavoro perfetto e pulito, il retro deve avere lo stesso ordine e la stessa forma del davanti.